Venerdì 5 novembre scorso, a partire dalle 18:30, si è svolto un incontro tra il comitato “Uno si distrae al bivio” ed i segretari locali dei partiti nella sala consiliare del comune di Grassano (palazzo Materi).
L’incontro è stato proposto dal gruppo di coordinamento di Grassano, al fine di interrogare ed informare ancora una volta i politici locali (precisamente tutte le segreterie di partito di Grassano e Tricarico) sulle evoluzioni della questione centrale a biomasse e per invitare gli stessi ad impegnarsi formalmente e concretamente in merito all’opinione espressa in questa sede.
Il primo dato allarmante rilevato è stato l’alto tasso di assenteismo dei nostri segretari, escludendo Beatrice Domenico (PD -Grassano) e Bonelli Giuseppe (IDV – Grassano) e considerato il fatto che alcuni dei presenti sono già facenti parte del comitato, come Mario Dileo (API – Grassano), Nicola Sardone (Rif.Comunista – Tricarico), Vincenzo Ritunnano (Rif. Comunista – Grassano), Pascale Sergio (PDL – Grassano). Questo è chiaramente indice di disinteresse generale verso i problemi reali di questo territorio da parte dei politici e di una scarsa predisposizione al dialogo con le parti attive del tessuto sociale.
Questo argomento è emerso fortemente nel dibattito che si è sviluppato durante l’incontro: Antonio Giancursio (PD -Grassano) ha parlato di partiti diventati oramai “contenitori vuoti”; Massimo Celiberti (Rif. Comunista – Grassano) ha denunciato un’assenza strutturale del suo partito a Grassano (mancano addirittura le consuete riunioni del direttivo locale), sentendosi segretario ormai solo sulla carta.
È emerso però un altro dato importante, e cioè che il Comitato non ha mai remato contro la politica, ritenendola una via prioritaria da seguire e consapevole del fatto che i nostri amministratori regionali avevano ed hanno tutti gli strumenti necessari a bloccare questo progetto. I presenti infatti hanno unanimamente ribadito il loro no alla centrale e il loro impegno a portare la questione nelle sedi più alte dei loro partiti. Bonelli Giuseppe (IDV – Grassano) si è detto sorpreso della decisione del suo segretario regionale Rosa Mastrosimone di firmare la delibera per la proroga della concessione di costruzione della centrale (vedi), in base alla linea generale contraria dell’Italia dei Valori in merito a questi progetti, ed ha promesso di coinvolgere il suo partito ad impegnarsi per un no deciso alla centrale.
Ma l’incontro di venerdì non è stata solo una bella chiacchierata informale, i presenti infatti hanno deciso di sottoscrivere un documento (che noi del comitato stiamo redigendo) in cui gli stessi si impegnano a sostenere le future iniziative del comitato e in particolare a coinvolgere e impegnare i loro gruppi consiliari regionali affinchè:
CONVOCHINO QUANTO PRIMA UN CONSIGLIO REGIONALE CHE ABBIA COME ORDINE DEL GIORNO LA QUESTIONE DELLA CENTRALE A BIOMASSE IN LOCALITA’ ACQUA FRISCIANA (BIVIO TRICARICO-GRASSANO), SULLA BASE DELLE MOZIONI PRECEDENTEMENTE APPROVATE.
Il documento e i nomi di tutti i sottoscriventi lo potrete consultare presto qui su questo blog e sarà archiviato nella nostra pagina “documentazione“.
Cliccando qui potete anche consultare la lista degli invitati all’incontro con le relative presenze e assenze.
Il comitato Uno si distrae al bivio si caratterizza per essere a-partitico al suo interno, allo scopo di permettere a tutti i cittadini, anche di estrazioni politiche diverse, di dialogare intorno a temi importanti e trasversali come la tutela del territorio, superando qualsiasi barriera ideologica, ma soprattutto superando l’atmosfera da “tifosi di calcio” a cui purtroppo assistiamo passivi da alcuni anni nel contesto politico italiano e che è simbolo della fase di stallo socio-culturale del paese. Questo è uno dei punti di forza del comitato a nostro parere ed è per questo che rivolgiamo ancora una volta l’invito a tutti di collaborare, consapevoli del fatto che se non siamo noi tutti ad interessarci alla gestione del territorio che viviamo, ci penseranno le oligarchie dei potere forti che, è evidente, se ne infischiano della nostra vita e della nostra terra.
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il confronto tra comitato e partiti politici sulla questione Centrale è stato “illuminante” : -> i partiti di fatto hanno prodotto solo qualche dichiarazione e nessun atto concreto di rilevo contro la centrale, non sono neppure in grado di condizionare i propri referenti che hanno responsabilità di governo -> le stesse istituzioni democraticamente elette cui ci siamo appellati (il consiglio regionale, i consigli comunali) più che una mozione di opposizione non hanno prodotto -> la vera assicurazione contro la centrale rimane l’esercizio della DEMOCRAZIA DIRETTA da parte della popolazione cioè contro/informazione, autorganizzazione ed autofinanziamento delle lotte, resistenza civile – non violenta – di massa agli interventi imposti dall’alto/ non trasparenti/ che non rispettano le regole, condivisione e cordinamento delle lotte sul territorio per i beni comuni, elaborazione e sostegno di idee e progetti alternativi di sviluppo (per es. la BONIFICA del territorio, la raccolta differenziata, la micro generazione diffusa di energia da fonti rinnovabili, l’agricotura bio, …), proposte di legge di iniziativa popolare, referendum popolare, …..
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